Prendi qualcosa che immagini ti piaccia guidare, magari anche fuori dal tuo cortile...

Ma io sono di bocca buona, a questa età non ho grandi sogni di guida estrema.

Mi piace guidare il Van come la Smart Roadster, come il Dingo, il Ciao, il Caballero, la Yamaha Tw 125. Non dovendo più guidare per lavoro, e avendo un figlio che vuole guidare sempre lui (come ero io da giovane), guido i veicoli solo quando ne ho voglia, quindi questo mi dà un vantaggio.

Quella che è oggettivamente poco interessante è l'Agila automatica, ma non è che mi strappo i capelli se la guido, cerco di prendere il buono che ha.

Se compro mezzi lo faccio per sfizio pseudo-collezionistico, visto che ho spazio e che l'inflazione ci mangia i soldi, non è che voglio provare chissà quali emozioni di guida.

Losna ha detto che deve piacerti da guidare, non ha parlato di guida estrema, deve essere una guida che ti piace e basta.

Se ti piace andare piano ma prendi una moto scorbutica ai bassi, per bella che possa essere, ti farà schifo guidarla.

Ma infatti penso che mi stuferei ben presto del Dominator monocilindrico. D'altra parte forse i 4 cilindri dell'Honda custom sono troppi, come troppi sono i suoi 42 anni.

E alla fine ricado sul Florida che, effettivamente, con i suoi 30 anni è in forma splendida, a giudicare dalle foto dei particolari.

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Prime serie di dominator iniziano ad avere problemi per alcuni particolari
Se trovi un xr e' meglio

Problemi di che tipo?

 
Se non minaccia grandine eh...

Vedo che non comprendi l'insegnamento dei gatti, che vivono sereni senza impegni e senza inutili cocciutaggini.

Si fa quel che si riesce a fare, senza stress e godendo della vita stessa, che già quella è un godimento. Il resto è un surplus di desideri che ci creiamo e che ci rende sempre insoddisfatti e frustrati.

Artù (in foto) non ha in mente moto, macchine, viaggi, sport estremi, carriera, ecc. Eppure è l'essenza della felicità. 

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Sei senza speranza. Di questo passo userai anche le auto&moto (che contrariamente ai felini mi risulta tu abbia bene presente ) a mezzo smartwork, tra cuffie e joystick .
Sembra il mantra di mio padre: -Alla fine basta la salute, sto così bene a casa-. Che ha 90 anni suonati lo diciamo ??

Esatto.  Un conto se è qualcosa da tenere sempre in garage o farci un giro fino in paese, ma io i soldi li spenderei per qualcosa che mi possa portare piacevolmente anche in qualche posto verso il quale possa essere piacevole andare in moto (casso ne so, montagna, mare, colline...).

Artù probabilmente va  a caccia di prede tutti i giorni (o le notti).  E non ne ha bisogno, visto che è nutrito, accudito e coccolato.  Perchè per lui la caccia è un gioco.  E la moto per gli umani è (può essere) parimenti un gioco. Nessuno ti sta suggerendo di andare in moto a Capo Nord, ti si sta dicendo che andare in moto può essere piacevole se la moto ti porta, magari casualmente, in un posto che ti piace o ti permette di fare un viaggio (viaggetto/viaggione/gitarella) piacevole, facendo quello che tu vorresti facesse.  Poi liberissimo di comprarla invece come investimento da tenere appeso al muro in soggiorno.

Io con le moto negli ultimi due anni oltre ad andare in posti (a 5 o 150 km da casa) dove non ero mai stato, ho anche riscoperto molto piacevolmente strade che ho percorso centinaia di volte in auto (e prima magari in bici).  In modo diverso ma analogo di come accade guidando una cabrio.
Aggiungo: in termini di guida, una moto ti può consentire una fluidità, un'armonia di movimento che le quattroruote non consentono, neppure nelle loro espressioni più pure come una leggera MX5.

Aggiungo ancora: non si tratta di "emozioni di guida", bensì di piacere di guida (fluidità ed armonia che ho citato sopra).  Cose che ho scoperto con il caballero (40 cv, mica un aereo).  Con Dingo, Ciao, Caballero e TW non credo che tu faccia giretti più lunghi di mezz'oretta.  Anzi, probabile che tu le accenda un paio di volte all'anno al massimo.  Qui ti si sta solo prospettando che con una moto "vera" (sia pure quel cesso di California) potresti fare cose diverse, farti il giro di mezza giornata, magari con tua moglie o tuo figlio sul sellino (consigliato interfono).

Certo, se non hai voglia di provare esperienza nuove e vuoi solo fare il collezionista, allora come non detto.

...
Certamente non volare, ma viaggiare
Sì, viaggiare
Evitando le buche più dure
Senza per questo cadere nelle tue paure
Gentilmente senza fumo con amore
Dolcemente viaggiare
Rallentando per poi accelerare
Con un ritmo fluente di vita nel cuore
Gentilmente senza strappi al motore
E tornare a viaggiare
E di notte con i fari illuminare
Chiaramente la strada per saper dove andare
Con coraggio gentilmente, gentilmente
Dolcemente viaggiare
....
Con un ritmo fluente di vita nel cuore
Gentilmente senza strappi al motore
E tornare a viaggiare
E di notte con i fari illuminare
Chiaramente la strada per saper dove andare
Con coraggio gentilmente, gentilmente, gentil'
Dolcemente viaggiare
Sì, viaggiare
Dolcemente viaggiare
Rallentando per poi accelerare
Con un ritmo fluente di vita nel cuore
Gentilmente senza strappi al motore
Sì, viaggiare
Sì, viaggiare
Sì, viaggiare

Ma dài, esperienze nuove... 
 
Con la Guzzi V50 che avevo andavo ogni giorno a lavorare e ho fatto parecchie gite anche con moglie. Da giovane ho girato non so quanto con le varie moto da cross assieme agli amici, ho portato in montagna la Ossa 250 enduro e ci ho girato un mese per stradine e sentieri (allora non c'erano tutte le proibizioni che ci sono oggi).

Sono esperienze nuove per te. Io ho provato un po' di tutto, senza estremismi talebani, dal Ciao al Ktm 350 GS, dalla 127 al Camper, dalla Biturbo alla Cabriolet, dal 112 al fuoristrada, dalla Kadett del '62 alla Smart Roadster, per finire col van americano.

Adesso sono come Artù: mi piacciono alcuni mezzi ma non ci muoio dietro, bella la gita ma altrettanto bello curare l'orto, suonare qualche strumento o far lavori manuali di qualche genere. Le code, l'affollamento, i costosi carnai vacanzieri col caldo, poi, mi appaiono come incomprensibili torture che la gente, ma non io, è disposta a sopportare pur di mettere poi le foto su instagram e sentirsi appagati.

E' un discorso lungo, ognuno ragiona a suo modo. Il risultato è, però, che alcuni durante i lockdown sono impazziti perché non potevano sfogarsi, senza bar, gite, sballi, sgommate, piste, ristoranti, vacanze, ecc. erano letteralmente finiti, altri invece hanno passato il periodo senza problemi. Preferisco essere fra questi ultimi. 

Ok hai fatto tante belle cose e non ti interessa più farle, non cambia la sostanza, in pratica non ti muovi e sei contento così... chi si accontenta gode...