Il peso è diminuito di 110 kg, la potenza aumentata di 25 Cv e i freni carbo-ceramici sono quelli della supercar Enzo. Nata dall'esperienza del Challenge Ferrari, la versione estrema della 360 Modena è perfetta in pista ma sa offrire fortissime emozioni anche su strada
La guardi e capisci subito che non è una 360 qualsiasi. Quando giri la chiave, premi il tasto "start" sul tunnel in fibra di carbonio e il V8 in bella mostra sotto il plexiglass posteriore emette le prime note, innamorarsi della nuova nata della Casa del Cavallino è inevitabile. Il meraviglioso sound generato dai 4 terminali di scarico che fuoriescono dal nuovo scudo posteriore carenato è davvero una delle migliori melodie mai generate da un motore di serie, soprattutto quando l'ago dei contagiri supera quota 4.300 e si aprono i by-pass che liberano l'impianto di scarico dai silenziatori indispensabili per ottenere l'omologazione stradale. Il rombo cupo del V8 che si trasforma in un urlo coinvolgente e impetuoso, intrigante almeno quanto la progressione del motore che si stempera solo poco prima dei 9.000 giri, relega la Challenge Stradale nell' olimpo delle pochissime auto difficilissime da giudicare con la razionalità, quelle che generano incontenibili scariche di adrenalina ogni volta che il piede destro spinge con decisione il gas. Sfiderei chiunque a resistere alla tentazione di rinunciare a godersi la melodia unica e inconfondibile generata dal motore aspirato di serie che vanta la maggiore potenza specifica in assoluto, così come mi piacerebbe proprio guardare negli occhi chi, davanti a un lungo rettilineo libero dal traffico, sia capace di cambiare prima che l'ago del contagiri arrivi in un batter d'occhio a 8.700. Anche perché la progressione è esaltante, mozzafiato. E' sufficiente tirare la levetta dietro la parte destra della corona del volante a tre razze e si cambia marcia, senza alleggerire il pedale del gas, proprio come fanno i piloti di Formula 1, e il tutto avviene in 150 millesimi di secondo. Il segreto per essere protagonisti di questa sorta di sogno ad occhi aperti sta nel premere il pulsante "Race" sul tunnel in materiale composito, lo stesso che autorizza la massima la velocità di cambiata e regola il sistema di controllo della trazione nella modalità più sportiva, che lo fa intervenire solo quando si superano i limiti imposti dal buon senso e dalla fisica. Essenziali. Gli interni della nuova versione non concedono nulla al lusso. Il grande contagiri circolare, a sfondo giallo e con lancetta rossa, per una leggibilità immediata, resta il punto di riferimento principale del guidatore che può contare su levette del cambio al volante stile F1. Quella di destra è stata leggermente allungata per facilitare i cambi di marcia in uscita di curva.
Per il resto, elementi in fibra di carbonio quasi ovunque; per la struttura dei due sedili sportivi, rivestiti in tessuto ad alto grip, per la plancia e per il tunnel centrale. Quest' ultimo ospita alcuni importanti comandi, tutti facilmente raggiungibili dal guidatore; pulsante d' accensione, pulsante per la retromarcia e quelli per il settaggio dinamico della vettura (regolazione sospensioni e ASR per il controllo dello slittamento in accelerazione).
La vettura può essere equipaggiata, a scelta, con cinture di sicurezza a tre o quattro punti e un roll bar in alluminio più leggero del 40 % rispetto a quelli tradizionali , realizzato esclusivamente proprio per la Challenge Stradale In partenza, grazie al Launch Control, la Challenge Stradale è efficacissima. Basta impostare la modalità Race, disattivare il controllo della trazione e premere il pulsante L.C. A questo punto piede sinistro sul freno, destro sull'acceleratore e quando si raggiunge il numero di giri desiderato si rilascia di colpo il sinistro. La macchina parte come una vera Formula 1 all'apparire del verde sul semaforo della griglia di partenza e sarà compito del guidatore gestire con il gas il pattinamento degli enormi Pirelli PZero Corsa appositamente sviluppati per questa macchina da competizione corredata di targhe e vetri elettrici (volendo si possono richiedere anche quelli scorrevoli in plexiglass).
Ma non crediate che la Challenge Stradale sia fatta solo di accelerazioni fulminee al semaforo e sound da macchina da gara; se la pensate così siete completamente fuori strada. Sembra impossibile ma sul misto e soprattutto in pista la nuova nata è infatti ancora più efficace della già straordinaria 360 Modena. L' abbiamo provata a Fiorano, cercando di mettrerla alla frusta , ma lei non ha ceduto.
Se fino a oggi mi avessero chiesto cosa migliorare della 360 non avrei saputo rispondere, ma dopo aver guidato la Challenge Stradale ho impresso nella mia mente nuovi parametri, un nuovo punto di riferimento tra le sportive omologate per circolare liberamente su strada. Il miracolo compiuto dai progettisti della Casa del Cavallino deriva da una riduzione di 110 kg del peso complessivo, da una taratura più sportiva di molle e ammortizzatori, da un abbassamento di 15 mm del baricentro e dall'adozione di cerchi da 19 pollici e barre antirollio maggiorate. La Modena è diventata ancora più bella da guidare, più efficiente, più redditizia, più precisa, il tutto condito da una facilità impensabile per un'auto con simili prestazioni . Non si fa in tempo a pensare di inserire l'avantreno in curva e ti trovi già al punto di corda, aumenti la velocità di ingresso e lei non fa una piega, anzi, sembra quasi supplicarti di aumentare il ritmo. A questo punto si instaura una sorta di sfida tra l'uomo e la macchina, ma è meglio rassegnarsi subito, la vincitrice è sempre lei.
Cerchi di scoprirne il limite e sembra voler nascondere le sue enormi potenzialità; bisogna davvero esagerare volutamente per scoprire un accenno di sottosterzo in inserimento, ma basta alleggerire il gas lei riprende quasi automaticamente la traiettoria giusta, senza mai scomporsi. La Challenge è una delle pochissime macchine che si guidano in pista con l' antipattinamento inserito, rigorosamente nella modalità Race. La trazione è talmente elevata, l'assetto equilibrato, il motore così progressivo che si può mettere giù tutto il gas a metà curva e le ruote sfiorano il cordolo esterno con la stessa velocità di un proiettile, tutto ciò senza correzioni di sterzo, un comando preciso e reattivo ma forse un pochino demoltiplicato rispetto alle altre caratteristiche della vettura.
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