|
Pagine: [1]
|
|
|
THE KAISER |
|
|
Luglio 12, 2003, 14:28:30 pm |
Staff, V12, 37777 posts |
|
Data la tua posizione di venditore mazda(oltre a ford),forse saprai rispondere... Uno dei freni alla diffusione in Italia delle spesso validissime auto orientali (giapponesi in particolare)è un luogo comune (ti chiedo appunto quanto è luogo comune o verità)che vuole i ricambi difficilmente reperibili,e comunque si pensa che se succede qualcosa e c'è qualche pezzo da sostituire, i tempi d'attesa siano lunghissimi. Personalmente non ho mai posseduto macchine extraeuropee,ma si tratta di un luogo comune o ci sono effettivamente maggiori difficoltà in caso si necessiti di ricambi? Thanks regards,antonio
|
|
Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa.
|
|
|
mikkel |
Wind of Change |
|
Luglio 12, 2003, 15:09:23 pm |
Utente standard, L4, 157 posts |
|
Difficile darti una risposta univoca: In passato indubbiamente quanto tu dici era la realtà dei fatti, in questo momento le cose sono cambiate e il fatto che parecchie Case giapponesi dispongano di un magazzino centralizzato per parti e ricambi in Europa ha risolto in gran parte i tempi di consegna. Se questo vale per vetture recenti a larga diffusione, la cosa non è però applicabile per modelli di nicchia e/o di qualche anno fa. Per citarti alcuni esempi concreti, posso riferirti di una mia cara amica di Seregno, la quale ha aspettato niente meno che 6 mesi la pompa della benzina della Daewoo Espero 2.0i dei genitori; tempi altrettanto biblici per la guarnizione della testata di una Toyota Camry 2.2i. Circa Mazda, la gestione dei ricambi è ben organizzata e in tempi molto brevi (spesso entro le 24-48 ore ) i principali ricambi necessari arrivano al concessionario. Il tema "costi" è invece assai più delicato. Mentre la Mazda 2 è indubbiamente allineata alla concorrenza europea, così come la 6 (che utilizza non poche componenti soprattutto meccaniche, tra cui motori a benzina e cambi - con poche modifiche, ripresi dalla Mondeo) è piuttosto competitiva nella categoria, la situazione non è altrettanto brillante per quanto riguarda, per esempio, la 323, il cui costo dei ricambi è in svariati casi superiori a Golf, Focus o Astra . La qualità produttiva rende infrequenti guasti onerosi a queste auto, tuttavia la loro incidenza sul costo di gestione qualora capitassero fuori garanzia non è da sottovalutare, in rapporto ai costi della concorrenza europea. Per farti un esempio, la centralina motore di una Lantis 1.5i costa più del doppio di quello di una Golf 1.4i/75 CV o di una Focus 1.6i/100 CV . Sono fattori ai quali ognuno da un'importanza relativa diversa, per cui possono essere motivazioni all'acquisto di un'altra vettura, oppure possono non incidere affatto sul processo d'acquisto. L'importante è però esserne consapevoli, soprattutto quando si acquistano vetture usate a garanzia scaduta, onde evitare di rimanere stupiti dopo. Altro fattore da tenere sotto controllo, soprattutto per chi usa l'auto per lavoro e la cambia spesso, è la curva di svalutazione dell'usato . Ciò non toglie che la progressiva diffusione di altri marchi orientali, come accaduto a Toyota e Nissan, non aiuti a mantenere quotazioni più interessanti (per chi vende) soprattutto nella fascia medio-bassa del mercato. La progressiva integrazione di alcune Case giapponesi con gruppi europei o americani (vedi Nissan/Renault, Mazda/Ford, Mitsubishi/DaimlerChrysler etc.) porterà senz'altro anche a sviluppare vetture in joint venture assai più convenienti non solo nell'acquisto, ma anche nella gestione, con ricambi e componentistica comune a larghissima diffusione. Due casi lampanti sono Micra/Clio e Mazda2/Fiesta, con motori, pianale, sospensioni in comune. Cambia "solo" quello che si vede, sotto sotto la vettura, nella sostanza, è la stessa. « Ultima modifica: Luglio 12, 2003, 15:26:18 pm da mikkel »
|
|
|
|
|
mikkel |
Wind of Change |
|
Luglio 12, 2003, 15:52:05 pm |
Utente standard, L4, 157 posts |
|
Mikkel saresti così gentile da darmi la valutazione eurotax dell M3 cabrio usata negli anni 2001 2002 e se cè 2003
Grazie, dany
M3 3.2 Cabrio 2003: 57.0k-59.5 Secondo sem. 2002: 55.5k-58.0 Primo sem. 2002: 54k-56.5 2001: 51k-53.5 La prima è la quotazione ?Tax blu (ritiro), la seconda di vendita (?Tax giallo). Ciao, Mik
|
|
|
|
|
Loggato
|
|
|
Phormula |
|
|
Luglio 12, 2003, 18:50:44 pm |
Visitatore, , posts |
|
Mikkei ha ragione. Non esiste una regola univoca. Tanto più che le sorprese possono capitare anche con Fiat. Anni fa, quando vendevano la Uno CS (quella fatta in brasile), un cliente di mio zio meccanico rimase a piedi quasi due mesi perché non si trovava un pezzo che, a detta di Fiat, doveva essere spedito dal Brasile. La Uno 60 di mio padre montava un filtro aria che non si riusciva a trovare. Prima di ogni tagliando andava ordinato. Siamo venuti a sapere che é stato usato solo in qualche migliaio di macchine. Alla fine ci stufammo e sostituimmo tutta la scatola del filtro aria con una presa da una vettura incidentata.
Spesso anche le case tedesche o francesi hanno un unico centro ricambi europeo, e questo significa che tutti i ricambi particolari devono comunque arrivare dalla sede centrale. Il gruppo VW ha il magazzino Autogerma al quale le concessionarie accedono in tempo reale, per cui possono dirti se un ricambio o un accessorio é a magazzino o se occorre farlo arrivare dalla Germania. Penso che sia così anche per Ford.
Più che il costo dei ricambi, a volte può essere un problema l'assistenza, ovvero poche officine molto lontane tra loro, decine di chilometri ogni volta che occorre fare un tagliando e difficoltà a trovare una officina aperta nelle vicinanze se hai un problema lontano da casa.
|
|
|
|
Loggato
|
|
|
Miki Biasion |
|
|
Luglio 13, 2003, 21:44:26 pm |
Utente standard, V12, 42086 posts |
|
Certo che aspettare 6 mesi l'arrivo di un ricambio indispensabile per l'utilizzo della macchina è una cosa inaccettabile.. se uno usa l'auto per lavoro che fa? Ci si potrebbe rivalere contro la casa in situazioni simili?
|
|
"Preferire un cambio robotizzato ad un cambio manuale è come preferire una donna virtuale a Monica Bellucci in carne e ossa"
|
|
Loggato
|
|
|
Luca |
La passione ci guida..... ora ci unisce!!! |
|
Luglio 13, 2003, 23:57:07 pm |
Utente standard, V12, 9054 posts |
|
Certo che aspettare 6 mesi l'arrivo di un ricambio indispensabile per l'utilizzo della macchina è una cosa inaccettabile.. se uno usa l'auto per lavoro che fa? Ci si potrebbe rivalere contro la casa in situazioni simili?
Lo spero... è al di fuori di ogni regola dover aspettare cosi tanto un pezzo di ricambio( indispensabile, non aspetto un posacenere )!!!!
|
|
La vita è fatta di sogni... e spesso i sogni sono contagiosi!!!
|
|
|
Phormula |
|
|
Luglio 14, 2003, 08:20:05 am |
Visitatore, , posts |
|
Certo che aspettare 6 mesi l'arrivo di un ricambio indispensabile per l'utilizzo della macchina è una cosa inaccettabile.. se uno usa l'auto per lavoro che fa? Ci si potrebbe rivalere contro la casa in situazioni simili?
Temo di no. La casa automobilistica è tenuta ad assicurare la garanzia del veicolo, ma non i ricambi. Paradossalmente se una vettura in garanzia si guasta, la casa potrebbe sostituirla con un'altra equivalente (non necessariamente con lo stesso modello) invece che fornire un certo ricambio. Inoltre i contratti escludono qualsiasi risarcimento per la mancata disponibilità del veicolo. Alla fine del periodo di garanzia non esiste alcun obbligo. Andando a leggere tra le righe piccole dei contratti, la casa si impegna a fornire i ricambi per un certo numero di anni dopo la fine della produzione del veicolo. Una volta erano 15 anni, poi 12, 10. Adesso in alcuni contratti siamo scesi a 5-6 anni. In realtà i casi di attese molto lunghe sono abbastanza rari. Spesso sono legati o a particolari che non si rompono di frequente o a modelli particolari o poco diffusi. In questi casi la casa non ha convenienza a tenere il ricambio presso il distributore locale di ricambi ma lo fa arrivare da un unico deposito centrale. Un altro caso abbastanza frequente è quando il veicolo viene dall'estero. E' capitato a più di un cliente di acquistare vetture da importatori paralleli e poi scoprire che a causa di differenze di allestimento tra i vari paesi, un certo ricambio in Italia non era disponibile e andava ordinato alla sede centrale o al distributore del paese in cui la macchina era stata inizialmente venduta. Ad esempio gli indicatori di direzione laterali non sono obbligatori in tutta Europa.
|
|
|
|
Loggato
|
|
|
Pagine: [1]
|
|
|
|