Avete visto Lucignolo ieri? Alex torna il 19 ottobre a Monza nell'ultima gara dell'Euroturismo con una 3a BMW 320 del team ufficiale di Ravaglia.
Forza Alex!

PS sto leggendo la biografia...davvero bella,consigliata a tutti! (ne aveva già parlato Andrea un po' di tempo fa nel bancone)

Io sapevo che non era ancora sicuro al 100% (fonte Autosprint)......

ho pure cercato di procurarmi i biglietti per il paddock per incontrarlo ma senza fortuna

Sarà il terzo pilota Bmw nel Campionato Europeo Turismo
Correrà all'autodromo di Monza il prossimo 19 ottobre
Alex Zanardi di nuovo in pista
con un'auto fatta apposta per lui
Nel 2001 perse entrambe le gambe in un pauroso incidente
durante una gara di ChampCar al Lausitzring in Germania

Alex Zanardi

FRANCOFORTE - Alex Zanardi torna in pista. E stavolta fa sul serio. L'ex-pilota di Formula 1, che due anni fa in un pauroso incidente, aveva perso entrambe le gambe, sarà il terzo pilota per la Bmw nell'ultima prova del Campionato Europeo Turismo, il 19 ottobre a Monza.

Zanardi guiderà una vettura preparata appositamente per lui dalla casa automobilistica. Mario Theissen, direttore sportivo della Bmw, ha definito "un grande onore" il ritorno di Alex sui circuiti: "qualunque risultato conseguirà, per noi ha già vinto". E Zanardi ha ringraziato la Bmw "non solo per l'opportunità che mi dà, ma anche per la ricerca che fatto apposta per me, per rendere possibile questa esperienza. Questa è la prova che là dove c'è la speranza, c'è sempre anche la possibilità di concretizzarla. Per me è il coronamento di un sogno tornare ad una gara ufficiale".

Un sogno che si realizza dopo la lunga serie di sfide che Zanardi ha lanciato al proprio destino, con uno spirito e una determinazione straordinari. Prima il coma, l'amputazione delle gambe, poi un ritorno graduale alla vita. "Due anni fa sono scampato per un pelo alla morte - ha detto Zanardi - Sebbene allora la situazione fosse drammatica, mi posi l'obiettivo di poter tornare a fare un giorno una vita normale. Oggi cammino, nuoto, vado sugli sci, e il 19 ottobre voglio completare la mia tabella di marcia tornando a correre seriamente in una gara".

I ricordi di Zanardi vanno a quel 15 settembre 2001, quando mancavano 13 giri al termine della gara di ChampCar al Lausitzring: uscendo dai box fu investito con la sua auto dal pilota italo canadese Alex Tagliani che sopraggiungeva a oltre 200 all'ora. Per giorni rimase in coma in un ospedale di Berlino, e i medici furono costretti ad amputargli entrambe le gambe.

Da quando è tornato a vivere, nonostante la sedia a rotelle e le protesi, Alex si è dedicato con passione alle persone che, come lui, non possono più camminare. La sua notorietà, dice sempre, gli ha dato l'occasione per lanciare un messaggio di speranza a chi ha perso il privilegio di stare su due gambe. Il 19 ottobre sarà in pista anche per loro.

(la Rapubblica, 17 settembre 2003)

veramente nel libro non dice che son state amputate in seguito,ma che sono andate via insieme al muso della macchina,e dopo quella botta non faccio fatica a crederci!!!gran personaggio,alla continua ricerca di sfide.....anche se a dire il vero un pò vanitoso e borioso lo è......volevo inoltre sottolineare che non lascia tanto sottointeso che schummy gli sta sui maroni e che lui si crede più forte....per me lo è,non ha mai avuto la vita facile del crucco.....vai alex!

Beh, ricordo un punto in cui dice, riferito a Schumacher: "non per paragonarmi a chi ha più meriti sportivi dei miei". Mi sembra che lo scriva quando dice che lui usa un assetto molto simile a quello di schumacher, con l'auto marcatamente sovrasterzante ma più agile (potrei sbagliarmi, non ho con me il libro perché è di mio suocero...). Assetto che, fra l'altro, ha imparato ad apprezzare quando era collaudatore in Benetton con Schumacher prima guida.

Aggiungo per correttezza che il padre di Zanardi (che mio suocero conosceva) si vantava spesso del fatto che suo figlio staccasse regolarmente tempi migliori di quelli di Schumacher, a parità di auto. Non so quanto fosse vero, ma la cosa avvalorerebbe l'interpretazione di Vatanen.

L?INTERVISTA / Il bolognese pronto a rientrare in gara il 19 ottobre: «Non è un sogno, so di essere competitivo»

«Non sono un romantico, sono un pilota»

Zanardi: «La mia vera soddisfazione è mettermi le gambe al mattino e togliermele alla sera»

Alex Zanardi, l?irriducibile. L?uomo per il quale non esiste limite all?ottimismo. Protagonista di uno spaventoso incidente mentre disputava una corsa di Formula Indy sul tracciato tedesco di Lausitzring il 15 settembre 2001, Alex Zanardi ebbe amputate le gambe. Invece di rassegnarsi alla carrozzina, cominciò a lottare. Si fece adattare alle gambe due protesi che ora gli permettono di camminare come un uomo normale. Protesi che il 19 ottobre gli consentiranno di scendere in pista a Monza, al volante di una Bmw 320i (oggi le prime prove), per correre nell?ultima gara del Campionato europeo Turismo. «E sarà una gara vera, o almeno spero di farla senza far ridere i polli - sorride Alex -. Di correre mi è venuto in mente perché il d.t. della squadra Ravaglia Motorsport, Roberto Trevisan, è un mio carissimo amico. La cosa è nata come una curiosità, mi hanno detto se volevo provare la macchina. Ho provato la macchina e una cosa tira l?altra: mi hanno proposto di fare la gara di Monza»
Un sì immediat o ?
«Ho detto: corro se riusciamo a far funzionare la macchina in un modo che il mio unico svantaggio sia l?inesperienza a questo tipo di vetture. Ho provato l?auto, ho visto che tutto sommato riesco a guidarla bene. E allora perché non prendere l?occasione al volo?».
Fare una gara nelle sue condizioni significa gran voglia di vivere.
« Ho letto una montagna di sciocchezze sulla storia del sogno che si realizza. Capisco che c?è la necessità di rendere questa mia decisione il più romantica possibile, ma io sono consapevole di poter affrontare un evento del genere. Non è un sogno che si realizza, io vado in pista a divertirmi. Per me è una cosa molto stimolante che so di poter fare benissimo».
Correrà con svantaggio sugli altri piloti.
«So benissimo che, al confronto degli altri piloti, un piccolo svantaggio dal punto di vista tecnico esiste. Modulare la frenata per me è complicato, rispetto a uno che non solo ha il ginocchio ma ha anche la caviglia. Io vedo la cosa dal punto di vista tecnico e agonistico, di tutte le altre considerazioni m?importa poco».
Insomma niente romanticherie, ma soltanto la voglia di un pilota di tornare a correre?
«Diciamo che è così. In tutta onestà, le mie vere soddisfazioni sono quelle di mettermi le gambe al mattino e togliermele quando è finita la giornata. Cosa che molte volte capita all?una o alle due del mattino».
Molto realistico, forse anche un po? crudo.
«Quando mi presentai il primo giorno al centro ortopedico, i medici mi fecero vedere una persona amputata delle gambe all?altezza della coscia che secondo loro camminava bene. Io, lo confesso, mi dissi: càspita. Poi quando cominciai a sentire quanto le persone mediamente riuscivano a portare le protesi durante la giornata, mi demoralizzai un po?. Adesso non credo di essere l?unico al mondo che fa quello che faccio. Però, sicuramente, il 90 per cento delle persone nelle mie condizioni non camminano, usano le protesi per una questione estetica: andare al ristorante su una sedia a rotelle senza gambe è brutto. Io invece sono riuscito a tornare a una vita assolutamente normale, questa è la grandissima conquista».
La Bmw avrà un bel ritorno d?immagine.
«Ovvio che debbano sfruttare questa cosa il più possibile, è la logica del mercato. Però a me tutto sommato fa piacere. Bmw ha fatto un?offerta alla mia fondazione, questa è la cosa importante. Poi il futuro lo vedremo. Questa è una corsa, dovesse avere un seguito...»
Eccolo: se dovesse avere un seguito?
«Dovesse questa gara avere un seguito, probabilmente lo affronterò con uno spirito molto diverso. Ma se fosse l?ultima cosa che mi resta di questa esperienza, io mi ritengo già gratificato abbondantemente. E sa da cosa? Dalle lacrime del mio amico Trevisan quando, in tuta, sono sceso dalla macchina, sudato, dopo aver fatto un tempo più che convincente».
Quali sono i suoi tempi rispetto agli altri piloti Bmw?
« Ho girato con una macchina che la squadra aveva usato più volte, più una cinquantina di chili di equipaggiamento vario. Abbiamo pensato che la macchina fosse un secondo e mezzo più lenta di quanto non fosse quella nuova. E io ero lì, con quei tempi. Poi bisognerà vedere, al momento in cui toglieremo tutto il superfluo, se il tempo lo farò davvero».
Com?è stata modificata la sua macchina?
«L?acceleratore è al volante, il cambio è quello tradizionale Bmw, ho spostato solo il comando frizione con una levetta montata direttamente sulla leva del cambio, anteriormente: eccezionale. Usare la frizione non mi fa perdere niente, ho provato anche la partenza. Il freno è normale, unica cosa è che il pedale è come una seconda scarpa, dove ci infilo la mia: così il piede non scappa più».
Gli altri piloti non hanno espresso dubbi? Un pericolo, per noi, per lui...
«I piloti, purtroppo per me, possono dormire sonni tranquilli. Se proprio devo aver un sogno, sarebbe quello di arrivare ottavo nella prima manche. Nella seconda, il regolamento mi consentirà di partire in pole: e allora mi farò fare una foto e me l?attaccherò nella mia stanza dei trofei. Così avrei ancora una foto davanti a tutti».

Nestore Morosini

Ho visto le modifiche apportate alla macchina per farlo guidare, io con quei comandi non farei nemmeno un metro, quindi i miei più sinceri complimenti,

Soltanto una riflessione,

se invece di chiamarsi Zanardi si fosse chiamato Sig. Rossi avrebbe avuto molte difficoltà ad avere due protesi decenti, che magari non gli consentivano di camminare ma solo di stare eretto,
quando lo vedo in televisione o sui giornali  penso a tutti i Sig. Rossi che economicamente non riescono ad avere più di una carrozzina....

dove ?

Su un sito indicatomi da un collega, non ho più il link, appena torna dalla pausa pranzo vi faccio sapere

grassie !

Anche Zanardi, nel suo libro, solleva il problema dell'eccessivo costo delle protesi e di tutto ciò che gli ruota attorno.
E naturalmente si mette nei panni di chi, al contrario di lui, non può permettersele.
La fondazione che ha creato credo raccolga fondi anche per la ricerca in questo campo (ma potrei sbagliare).

Non ti sbagli...infatti ha scelto di correre (e quindi di fare pubblicità) per la BMW proprio perché ha fatto una sostanziosa donazione alla sua fondazione...cmq è il primo ad ammettere che se non fosse stato Zanardi a quest'ora le cose sarebbero ben diverse!

Almeno lo ammette..ed è una gran cosa...

e nel libro dice anche che si sta mettendo in società con Trevisan per produrre delle protesi migliori....che non strappino i vestiti e che siano impermeabili

Vedo che ha fatto faville il libro!!!