Si ma c'entrano pure i catalizzatori.. o no? Cmq potresti spiegare un pò?
Ci provo.
Quando metti in moto il motore a freddo, hai bisogno di farlo funzionare con una miscela più ricca, perchè la benzina condensa sulle pareti dei cilindri e del collettore. Il risultato è che la combustione non è ideale e dallo scarico esce una quantità superiore di monossido di carbonio (CO) ed idrocarburi incombusti (HC). Questo accade in qualsiasi motore.
In un vecchio motore a carburatore l'arricchimento forzato della miscela veniva effettuato tirando la levetta dello starter. In un motore ad iniezione l'arricchimento è comandato dalla centralina. La differenza non è poco, perchè con lo starter devi andare ad orecchio, mentre con l'iniezione elettronica l'arricchimento è quel tanto che basta a mantenere il minimo e niente di più. La centralina "lavora" sulla base di una serie di paramteri come temperatura dell'aria aspirata, temperatura acqua e olio, regime del motore, tenore di ossigeno nei gas di scarico eccetera... In pratica è come se la centralina tirasse la levetta dello starter quel tanto che basta, per poi lasciarla andare se acceleri e poi ritirarla se ti fermi ad un semaforo e occorre stabilizzare il minimo.
Di conseguenza un motore ad iniezione a freddo inquina molto meno di un motore a carburatore, sia che questo abbia lo starter manuale, sia che lo abbia automatico (nei motori a carburatore lo starter automatico non è così sofisticato).
Veniamo ora alla questione del catalizzatore. Per funzionare il catalizzatore ha bisogno di raggiungere la temperatura di esercizio e questo richiede un certo tempo, durante il quale il suo effetto passa da nullo alla piena efficienza.
Di conseguenza una vettura catalizzata, anche a freddo inquina molto meno di una non catalizzata con alimentazione a carburatore o a iniezione senza debimetro. E la differenza aumenta con il passare del tempo, man mano che l'arricchimento della miscela aria-benzina si riduce e il catalizzatore si riscalda.
L'equivoco secondo il quale le vetture catalizzate inquinano di più a freddo deriva da una particolare situazione venutasi a creare nei primi anni '80. Allora le vetture catalizzate in giro da noi erano pochissime e le nostre raffinerie non erano in grado di produrre benzina senza piombo con ottano 95. Dal momento che la domanda era bassa, per aumentare il numero di ottano venne aumentato il contenuto di benzene, che è cancerogeno. A motore caldo non c'era nessun problema, ma a motore freddo questo ha significato maggiori emissioni di benzene da parte delle vetture catalizzate, ma non per colpa loro, perchè venivano alimentate con un carburante più inquinante.
A partire dai primi anni '90 sono stati fatti gli investimenti necessari e la verde a 95 ottani oggi ha lo stesso contenuto di benzene della super di una volta (anzi meno, visto che le normative nel frattempo sono diventate più severe).
Le vetture catalizzate poi inquinano meno anche quando sono ferme a motore spento, visto che i vapori di benzina vengono recuperati e rimessi in circolo, mentre nelle vetture di una volta venivano semplicemente sfiatati.
Spero di essere stato chiaro.
Per concludere il discorso, mentre in un motore raffreddato ad acqua si può mantenere la temperatura del liquido refirgerante entro un intervallo molto stretto, questo non è possibile con un motore raffreddato ad aria, visto che il raffreddamento dipende molto dai giri del motore (e quindi della ventola), dalla temperatura dell'aria esterna, dalla pressione atmosferica e dal flusso stesso dell'aria attorno al motore. Tutto questo va contro un funzionamento in condizioni costanti, che è il primo requisito per avere una combustione ideale.
Inoltre ci sono due altre questioni che hanno assunto una certa importanza. La prima è il rumore (i motori raffreddati ad acqua sono molto più silenziosi) e la seconda l'efficienza del riscaldamento, che nei motori raffreddati ad aria oltre che inefficiente è potenzialmente pericoloso, visto che nella maggior parte dei casi viene utilizzata aria fatta passare sul collettore di scarico.