Far fronte ai pregiudizi dei tedeschi nei nostri confronti è una battaglia persa in partenza.
Vivendo in Germania dà solo molto fastidio e basta.
A te non darebbe fastidio quando conosci qualcuno che osserva: ma tu non sei un italiano normale?
Il significato: ma tu sei ingegnere, conosci 4 lingue e non sei pizzaiolo!
Beh, se è per questo ... sai quanti pregiudizi esistono sugli svizzeri che sento appena passo la frontiera? Se noti, però, chi si bea con i pregiudizi sono persone con istruzione relativamente bassina ... e poi, non ci credo che tutti in Germania ti osservino e traducano così, mi spiace ... oppure io ho avuto solo esperienze positive (e anche qui non ci credo).
C'è anche l'inverso: chi pensa che il tedesco sia solo "birra & rutti", basta vedere l'estate scorsa ...
Ma Christian non ho capito: ma tu sei italiano o svizzero? Un conto sono i pregiudizi tra villaggio e villaggio ed un conto è vivere in un paese straniero.
Per quanto concerne mandare in malora il paese dove vivo: Sono un funzionario internazionale e lo stipendio me lo paga solo in minima parte la Germania e comunque nella stessa percentuale dell'Italia o della Francia o della Svizzera.
Entrambi, caro Daniele, entrambi ... e ti dirò di più: cosa uno non sente passando da un cantone francofono a uno germanofono o da uno italofono (consideriamo anche il Grigioni italiano) a uno germanofono o francofono. Per tacer all'interno dello stesso Cantone.
Nato italiano, acquisito la nazionalità svizzera a 18 anni, a 27 ripresa la nazionalità italiana (quindi 2) è 36 anni che giro, pur rimanendo all'interno della Svizzera, tra le varie culture, con puntate in Italia e Germania ...
Non ho detto che compero Italiano a tutti i costi!
Ho scritto che non riesco a dissociare l'acquisto di un prodotto con il decidere di fatto se mandare a spasso un operaio italiano!
E aggiungo che quando posso scegliere, scelgo italiano poi europeo cercando a tutti i costi di evitare di comperare prodotti fabbricati in paesi in cui gli operai sono pagati poco (leggi cina, corea, india), anche a costo di pagare di più.
Il mio discorso che ripeto da anni è di non volere lasciare un futuro "coreano" ai nostri figli.
Se a te egoisticamente non interessa o non lo capisci è affare tuo.
Questo ti fa onore, e l'ho implicitamente scritto prima, e infatti segnalavo il fatto che tu lo consideravi "difetto". Anch'io è da anni che dico, in campo automobilistico, di comprare europeo ... non è questione di egoismo o non capire e quindi rimanere nel proprio brodo. Ora è più chiaro e quindi ci capiamo meglio.
Rimane il fatto, però, che il discorso di "comprare italiano per salvare posti di lavoro", in campo automobilistico, lascia il tempo che trova, poiché trovi italiani anche tra le officine di marchi stranieri, in Italia. Giusto?
Christian devi sapere poi che io sono sempre vissuto all'estero (mio padre lavorava all'ambasciata italiana prima in lussemburgo e poi in Belgio) e che mia madre è francese.
Ma tu quando i poveri italiani andati a cercare fortuna in Svizzera, in Belgio o in Germania, erano trattati come delle bestie, tu dove eri?
Parafrasando Benni, all'epoca (1964) non ero ancora apprendista spermatozoo, dato che sono del 1967. Ma, appunto, nel 1964 mio padre, e un anno dopo da sposando mio padre, mia madre, vennero in Svizzera, vicino a Zurigo. Le conosco 'ste cose, le ho vissute e so di cosa si parla. I tempi, fortunatamente, son ben cambiati poiché anche l'istruzione della gente è migliorata, anche se rimane un relativamente piccolo zoccolo duro di "paurosi" per il diverso e questo non lo capisco e non lo capirò mai.
Ma nessuno ti ha mai detto stupidamente "sale maccaroni, retourne dans ton pays que tu nous vole notre pain"?
Io ho vissuto il "cinkali schnora, etc etc" ... e Schwarzenbach (cavallo degli anni '70) e nel 1988, da svizzero quindi, a militare (scuola reclute) altri frizzi e lazzi pesanti: ma non ci voleva molto a rispondere a tono e zittire ... a volte anche adesso.
Dopo aver fatto l'università a Roma, sono dovuto andare all'estero poichè non c'era possibilità di lavoro in Italia. Non ho avuto la possibilità di scegliere.
Beh, come detto prima, io ho preso armi e bagagli e dal Ticino (italofono) son andato al Poli a Losanna (francofono) ed è come andare in un altro paese, pur rimanendo nei confini nazionali ... e ora non mi schioderesti neanche a cannonate dall'arco lemanico.
Buone feste anche a te e a tutti i tuoi
Ricambio vivamente anche a te